L’Istituto è stato fondato nel 1998, attraverso un consorzio di Comuni (Melpignano, Sternatia, Alessano, Cutrofiano, Calimera).
Dedicato a Diego Carpitella – il musicologo forse più attento agli aspetti connotanti della storia culturale del Salento – l’Istituto si propone di raccogliere, catalogare, conservare, studiare il patrimonio culturale e artistico del Salento (sia nelle espressioni della tradizione orale, che nei documenti storici, nei beni architettonici, paesaggistici, di interesse archeologico ed etno-antropologico), individuare e valorizzare le sue peculiarità nell’ambito delle culture popolari dell’Italia meridionale, e nel più vasto bacino del Mediterraneo, tradizionale luogo di incontro di popolazioni e culture diverse.
In particolare, gli obiettivi di ricerca e documentazione dell’Istituto sono i seguenti:
– recuperare, restaurare e conservare i materiali concernenti la storia orale del Salento – acquisendo altresì, ove possibile, i materiali eventualmente conservati altrove (in Italia e all’estero) ivi compresi i testi scritti (manoscritti o a stampa), i documenti foto-video-cinematografici, i documenti di interesse iconografico, gli oggetti della cultura materiale e ogni altra testimonianza di forme d’arte e artigianato;
– costituire un archivio di fondi aperto alla consultazione dei privati cittadini e degli studiosi;
– promuovere campagne e iniziative di ricerca, nonché programmi di formazione, sia direttamente come deliberazione autonoma, sia in convenzione e collaborazione con altri enti di ricerca e istituzioni didattiche;
– produrre documentazione dei materiali derivanti dalla ricerca e formazione (su carta, disco, video, cdrom, ecc.), ai fini della loro diffusione esterna all’Istituto;
– favorire ogni forma di creatività artistica ispirata a temi e linguaggi propri della cultura salentina;
– produrre periodicamente mostre, concerti, e altre forme di manifestazione, per comunicare e pubblicare gli esiti delle ricerche e produzioni realizzate.